lunedì 24 gennaio 2011

Correggio in un'opera: "Giove ed Io"





Chiunque conosca un poco la mitologia greca conosce senz'altro il Dio conquistatore per eccellenza, Zeus (in latino Giove) e le sue perpetue "love stories".
Zeus, da buon don giovanni, si innamorava continuamente di belle fanciulle (e anche fanciulli: Ganimede) e per riuscire a conquistarle prendeva le sembianze di animali, oggetti o addirittura nebbia come in questo caso.

L'episodio è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, in cui il grande autore latino ci racconta dell'amore di Giove per Io, sacerdotessa di Era e del tentativo di seduzione "originale", pensato per non farsi scoprire dalla gelosa moglie .

Detto ciò, ho voluto postare quest'opera perchè trovo che sia la più grande del Correggio, grande figura del periodo tardo-rinascimentale italiano. Vorrei soffermarmi soprattutto sulla dolcezza delle carni della sacerdotessa e sull'imponenza di Giove, che nonostante non abbia consistenza fisica ci comunica un senso di virilità, di forza. Queste due componenti portano l'opera a diventare la tela più sensuale della prima metà del '500 secondo il mio parere. Nessun altro artista è riuscito a conferire ad un dipinto una tale forza erotica, dolce e aggraziata allo stesso tempo.

E bravo il nostro Correggio!

lunedì 17 gennaio 2011

Venere e Cupido di Lorenzo Lotto


Lorenzo Lotto, Venere e Cupido, 1540
Olio su tela, 92,4 x 111,4 cm
New York, Metropolitan Museum of Art



Veneziano di nascita, è doveroso ricordare l'indole di viaggiatore di Lorenzo Lotto, costantemente alla ricerca di "fortuna", di affermarsi. Sfortunatamente, non sempre il merito viene premiato e un grande talento come questo è tutt'oggi considerato "di serie B".

Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 - Ancona, 1557)

domenica 16 gennaio 2011

Il Poeta in Me: "La Metamorfosi"

Le impavide pupille
della ragazza dal lungo manto,
di copertura,
sono un libro aperto
per chi di conoscerla, ha la fortuna.

La forte interiorità,
la debole interiorità,
scalfitta da mille tempeste
ma mai abbattuta,
come una gloriosa fenice rinasce.

Lo sguardo ora è fiero,
maestoso e superbo,
di grande dignità segno,
tra mari tempestosi ed innumerevoli onde
strada si fa.

Un impercettibile cenno rivela
quella nascosta dolcezza,
quella nascosta ragione,
che ad un nuovo futuro si apre.



Ho scritto questa poesia per una mia amica un mesetto fa circa. E' una delle tante che ho scritto e ho deciso di pubblicarla qui sul blog. Cosa ne pensate?

Tiziano, Maestro della Scuola Veneta.


Concerto Campestre,
Museo del Louvre, Parigi




Danae
Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli




Venere allo Specchio
National Gallery of Art, Washington







Ho inserito qui alcune delle mie opere preferite di Tiziano, che fu il più importante pittore non solo della scuola veneta (battendo in grandezza Giorgione, suo maestro) ma di tutto il periodo tardo-rinascimentale italiano.
Tiziano rivoluzionò la pittura dell'epoca grazie al suo metodo pittorico unico, che si concentrava su tre punti fondamentali:

-Luce
-Colore
-Movimento

Le opere che ho postato sono state realizzate nel pieno della carriera di Tiziano, lo si capisce dalla vivacità dei colori. In futuro posterò anche opere realizzate verso la fine dei suoi anni. Per il momento spero che queste siano di vostro gradimento!