domenica 26 dicembre 2010

"La Benedizione"

E' la poesia con cui si aprono "I Fiori del Male". Mentre gli autori erano soliti invocare le Muse in segno di buon auspicio per l'opera da comporre, Baudelaire, da poeta maledetto quale appunto era, decide di cominciare la raccolta con una poesia alquanto inquieta.

Vorrei soffermarmi soprattutto sulla seconda quartina:



"
Avessi partorito un groviglio di vipere
piuttosto che nutrire questa derisione!
Maledetta notte degli effimeri piaceri
quando il mio ventre concepì questa espiazione"



Sono versi poco famosi quanto forti. Benchè non inneggino all'amore o ad altri nobili sentimenti meritano di essere ricordati.



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